giovedì 2 febbraio 2017

Brachimetatarsia che cos'è

Chi è affetto da Brachimetatarsia ( o ipoplasia metatarsale) non avrà bisogno di spiegazioni, ma per chi non ne ha sentito mai parlare si tratta di una condizione in cui un dito o più dita del piede sono più corte delle altre. Ciò è dovuto ad un metatarso non completamente sviluppato nella sua lunghezza.

Cause
Questa condizione è causata da fatto che l'osso metatarsale smette di crescere prematuramente, ciò può essere causato da un difetto congenito o può essere una condizione acquisita post trauma.
La forma congenita più frequente coinvolge il IV metatarso e la Brachimetatarsia si presenta 25 volte più frequentemente nelle donne che negli uomini, in un rapporto di 1 a 1820 e di 1 a 4586 rispettivamente (fonte: Wikipedia).

Sintomi
Il piede affetto da Brachimetatarsia si presenta solitamente con il IV dito più corto rispetto agli altri, per il fatto che il metatarso corrispondente non si è sviluppato nella sua interezza, ciò causa una distribuzione del peso sul piede anomala, difatti nella zona plantare metatarsale si nota una specie di avvallamento, dove appunto l'articolazione metatarso - falange manca, poiché in posizione retratta.
Questa anomalia nella distribuzione del peso può causare dolori plantari, oltre ovviamente ad un aspetto del piede anormale, causando problemi estetici di notevole importanza. Chi è affetto da Brachimetatarsia è solito nascondere il piede in pubblico ed evita le attività dove il piede può rimanere scoperto visibile agli altri e di indossare scarpe aperte. Vi sono quindi conseguenze psicologiche non di poco conto.

Trattamento
La Brachimetatarsia viene trattata con un intervento di chirurgia mininasiva, la tecnica prevede l'applicazione di un distensore. L'intervento consiste nella frattura del metatarso e applicazione del distensore fissato ad entrambe le estremità dell'osso. Il funzionamento è molto semplice, l'apparecchio si fa allungare un tot al giorno in modo che allontani i due frammenti di metatarso fino a raggiungere la lunghezza ottimale, lo spazio formatosi andrà poi a colmarsi con la naturale rigenerazione ossea.

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