martedì 6 giugno 2017

Mese 4 - Radiografie e nuovo intervento

Al compimento del 4 mese col fissatore mi reco a fare le radiografie al piede per sapere a che punto è la situazione del metatarso. Il medico mi dice che la situazione è notevolmente migliorata, l'osso si è saldato e posso finalmente rimuovere il fissatore.
Non salto dalla gioia perché non posso...ma lo faccio nei miei pensieri! Finalmente! Non ce la facevo più!
Purtroppo per l'operazione dovrò aspettare poiché il medico sarà impegnato e la data è stata fissata a giugno a quasi 5 mesi dall'intervento di posizionamento del fissatore.
In principio speravo sarei riuscita a compiere l'iter in 3-4 mesi, ma purtroppo non è andata così.

Questo tipo di soluzione della brachimetatarsia è senz'altro il migliore a mio parere, ma ovviamente richiede molto tempo e molta, molta pazienza. Ricordo nuovamente che i tempi in media vanno dai 3 ai 5 mesi, molto dipende dalla lunghezza da recuperare, nel mio caso non era piccola, credo più di 1,5 cm. So di casi in cui alcuni soggetti hanno impiegato anche più di 7 mesi.
Spero di non avere dolori troppo intensi dopo l'operazione e di riuscire a camminare bene entro alcuni giorni.

Dopo l'intervento pubblicherò foto del piede sinistro e di entrambi i piedi per confronto. Successivamente creerò una foto-story dell'evoluzione del piede dalle origini, prima dell'operazione, fino alla completa guarigione.


giovedì 27 aprile 2017

Mese 3 - Intervento di rimozione del fissatore

Dopo una notte in b&b mi reco alle 7.20 in clinica per l'iter pre-operatorio, analisi del sangue ecc...
In poco più di un'ora completo tutto quello che dovevo fare, però devo aspettare in sala d'attesa per più di tre ore prima che mi assegnino una camera! Sono piuttosto stanca e irritata. Verso le 14 mi vengono a prelevare per portarmi in sala operatoria, sono tranquilla ma ho un brutto presentimento riguardo lo stato dell'osso.

Cominciata l'operazione il medico con un amplificatore di brillanza, uno strumento che permette di aumentare la luminosità e la precisione di una immagine radioscopica, può controllare bene lo stato della frattura del IV metatarso. Il medico mi mostra l'immagine e mi dice che per poco le estremità dell'osso non si sono saldate, con rischio di accorciamento nel caso si rimuovesse il fissatore adesso. 
Me lo immaginavo... 
Decidiamo insieme che allora è meglio riposizionare il fissatore e rimandare l'intervento di un mese, per non compromettere il lavoro finora svolto. Ovviamente preferisco far le cose per bene, ma forse sarebbe stato meglio posticipare l'intervento già da subito di un mese per star sicuri, così non sarei dovuta andar in clinica e fare tutto l'iter andar in sala operatoria solo per sentirmi dire che ancora non si può rimuovere il fissatore.

Il medico mi dice che pensava che ormai fosse pronto l'osso osservando le radiografie. Ma almeno la guarigione procede bene, l'osso è allineato e comunque rientro ampiamente nella media dei tempi di saldatura di questi tipi di fratture. Ricordo che i tempi vanno dai 3 ai 5 mesi quindi se l'osso fosse stato pronto sarei stata fortunata ad aver concluso in tempi così rapidi, 3 mesi appunto.

Pazienza! Ritorno in camera e dopo un paio di ore il medico mi raggiunge per dirmi che il prossimo intervento andrà a finire i primi di giugno....ancora un mese e mezzo di fissatore...
E io che speravo di poter riprendere a guidare e soprattutto di fare attività fisica.
C'è poco da fare ci vuole pazienza. Tra un mese farò altre radiografie e speriamo che a giugno sia tutto a posto!

Nel frattempo continuo a camminare anche per 9 km al giorno. 

Ci vuole pazienza, tanta pazienza per chi come me non riesce a star ferma! :)

Una curiosità: il fissatore mi è stato riposizionato al contrario, non so perché, ma almeno adesso mi rimane più comodo fare la medicazione. Una cosa positiva!
Il fissatore nella posizione precedente

Il fissatore riposizionato al contrario
   















mercoledì 5 aprile 2017

Giorno 75 - Terza visita di controllo. Intervento fissato ma...

Finalmente arriva il giorno della terza visita in cui il medico mi dirà se l'osso si è rigenerato a sufficienza da poter togliere il fissatore.
Il medico controlla le lastre e mi dice che possiamo fissare la data dell'intervento a 20 giorni da adesso. Sono felicissima!

Ma... c'è un "ma" appunto. Una settimana prima dell'intervento dovrò allentare ogni giorno il fissatore prima per un'ora e poi ad aumentare fino ad arrivare a 24h. In questo lasso di tempo dovrò controllare che non ci sia una perdita, anche minima, di lunghezza del dito sennò significa che l'osso non è ancora sufficientemente robusto per poter stare senza fissatore. Il fatto che possa perdere lunghezza non mi piace affatto, inoltre anche se non si presentasse un accorciamento ciò non escluderebbe il fatto che l'osso possa essere robusto a sufficienza, questo lo si potrà verificare con certezza solo quando sarò in sala operatoria.

Tutto ciò mi ha piuttosto preoccupata e infastidita, uno: perché non sapevo che fosse necessario dover andar in sala operatoria per sapere con certezza che l'osso è a posto e due: soprattutto perché nel caso fosse ancora fragile dovrò attendere probabilmente ancora un mese e poi recarmi nuovamente in clinica (che è lontana da dove abito) e rifare di nuovo tutto l'iter pre operatorio.
Però se non c'è altro modo di appurare che l'osso è in uno stato ottimale per poter esser libero dal fissatore....non posso farci niente. Però avrei voluto sapere tutto ciò prima!

Cercando di essere ottimista  che non si verifichi un accorciamento nei prossimi giorni e sperando di non dover ascoltare le parole: "Mi dispiace ma l'osso non è ancora sufficientemente robusto e la devo rimandare a casa, ci rivediamo tra un mese", cammino anche per 7 , 9 km al giorno! Nella speranza che camminare così tanto irrobustisca l'osso.

lunedì 13 marzo 2017

Giorno 60 - Due mesi dall'intervento

Non ho postato più niente dal 41esimo giorno, perché non ci sono stati eventi particolari. 
In questi giorni è andato tutto molto bene ho camminato spesso quasi tutti i giorni, a volte per 4 km a volte per 6 km. Adesso cammino con una velocità normale il mio passo non è più zoppicante, solo in maniera molto leggera quasi impercettibile.
Le dita presentano una buona mobilità
Le dita hanno buona mobilità
Non potrei essere più contenta, riesco a fare diversi movimenti col piede, le dita si stendono bene e il IV dito non presenta particolare rigidità, risente solo della presenza del fissatore che ne limita il movimento. La pianta del piede sta prendendo un aspetto normale (vedi foto). Se muovo il dito con la mano esso si presenta mobile e non sento dolori.
In realtà i dolori sono completamente spariti dal giorno 32.

Solamente al mattino o dopo essere stata ferma a lungo la mia camminata risulta zoppicante, ma esclusivamente nei primi passi, poi riprendo un'andatura normale. Immagino che avvenga questo perché dopo un periodo di immobilità, come una notte intera o qualche ora, il piede sia leggermente più rigido, ma come ho detto è una cosa che si risolve in un paio di minuti. Amici e parenti sono colpiti dalla mia agilità nonostante ancora abbia il fissatore.

Unico neo è stato lo screpolarsi della pelle sulla parte del piede coperta dalla fasciatura, soprattutto nella pianta. Applicando una crema per i piedi la pelle si è idratata e ammorbidita le pellicine non si sono più riformate e ho potuto fare la pedicure alla pianta del piede.

La pianta del piede è adesso quasi normale
La pianta del piede sta acquisendo
 un aspetto normale,
 non presenta più il solco
 in corrispondenza del IV metatarso
Mancano poco più di due settimane alla prossima visita in cui le RX mostreranno se l'osso si è completamente riformato e si possa procedere con la rimozione del fissatore. Avendo ormai una mobilità quasi normale, eccezion fatta per il correre e il saltare ovviamente, la mia impazienza di poter finalmente togliere il fissatore è ormai alle stelle! Tengo le dita incrociate nella speranza che il IV metatarso si sia riformato tra due settimane e che il medico dia il via libera per l'operazione di rimozione.

Ricordo che i tempi di correzione della brachimetatarsia con questa metodologia vanno solitamente dai 3 ai 5 mesi massimo, e quindi se tutto andrà come spero avrò completato l'iter con un tempo ottimo!

Il piede a due mesi dall'intervento







Piede da un'altra prospettiva
Il mio piede visto da un'altra prospettiva

venerdì 24 febbraio 2017

Giorno 41 - Seconda visita di controllo

A poco più di un mese dall'intervento mi reco in clinica per la seconda visita di controllo.
Il medico ha appurato che l'allungamento è avvenuto correttamente ed è sufficiente, quindi adesso devo solo aspettare che la frattura guarisca.
Dalle radiografie si vede che si è già formato il callo osseo e se tutto procede per il meglio in poco più di un mese l'osso sarà ricalcificato e potrò togliere il fissatore. Lo spero proprio perché non vedo l'ora di poter riprendere a camminare normalmente e riprendere a guidare e poter fare la doccia come una persona normale!

Dato che quando cammino sento sempre una sensazione di leggero fastidio sotto l'avampiede in corrispondenza del IV dito che mi fa zoppicare un po', il medico ha deciso di sollevare leggermente il fissatore in modo che premesse di meno nei tessuti sottostanti e sentissi meno fastidio. L'operazione non è stata indolore, ma ho stretto i denti, adesso riesco a camminare meglio e la camminata è un po' meno claudicante.

La prossima visita di controllo sarà tra un mese e spero che il medico darà il via libera per la rimozione del fissatore. Non vedo l'ora, se andrà come spero tutto l'iter dall'operazione alla rimozione del fissatore sarà durata solo 3 mesi, il tempo minimo che ci vuole in questi casi. Di solito i tempi per trattare una brachimetatarsia con questo tipo di soluzione vanno dai 3 ai 5 mesi.

Dalla foto sottostante si nota come il dito si sia sollevato e il piede si sia sgonfiato rispetto all'ultima foto pubblicata. Potrò smettere di tenere il cerotto tra le dita appena il IV dito sarà allo stesso livello delle altre dita. Il dito potrà rimanere leggermente storto verso il mignolo fino alla rimozione del fissatore, questo perché i tendini risentono della presenza del fissatore.

Continuo a camminare quasi tutti i giorni per 4,5 km.


Il piede al 41esimo giorno
Il piede è ora meno gonfio e il IV dito è più sollevato

venerdì 17 febbraio 2017

Giorno 32 - Stop all'allungamento

Oggi il medico mi ha consigliato di fermare l'allungamento. Tra una settimana circa avrò la seconda visita di controllo e il medico potrà appurare se il metatarso si è allungato a sufficienza o se si dovrà continuare ancora un po'.
Se la lunghezza raggiunta è quella corretta adesso dovrò solo aspettare che la frattura guarisca e che quindi l'osso si calcifichi.

Dalla foto si vede che il piede è ancora gonfio, purtroppo un po' di gonfiore sarà presente anche dopo la rimozione del fissatore per un tot di tempo. Il dito è leggermente storto verso sinistra e ancora rivolto verso il basso. Col tempo dovrebbe acquisire una posizione più corretta. La differenza tra prima e dopo l'operazione è notevole, il miglioramento è impressionante.

Non ho più dolori, ma cammino ancora lentamente.                                                                        


              Allungamento del dito ragiunto
Il dito dopo lo stop all'allungamento
Il piede prima dell'operazione

martedì 14 febbraio 2017

Giorno 31 - Un mese dall'intervento

Ề passato già un mese dall'intervento e si avvicina il giorno in cui fermerò l'allungamento. 
Purtroppo negli ultimi due giorni ho sofferto dolori piuttosto intensi al IV dito e al piede in generale. Una sensazione di bruciore e un dolore molto forte al IV dito mi ha impedito di camminare e ho sofferto di fitte ad altre parti del piede. Fortunatamente dopo questi due giorni i dolore si è affievolito ed ora ho ripreso a camminare anche se con un leggero dolore e una maggior lentezza rispetto ai giorni scorsi.
Il medico mi ha suggerito di rallentare l'allungamento in caso di dolore persistente, ma dato che così non è stato proseguo ad allungare 3 volte al giorno come ho fatto finora. Mancano ormai pochissimi giorni allo stop dell'allungamento e rallentarlo ora non avendo più dolori intensi mi sembra una cosa piuttosto inutile e senza senso, quindi stringo i denti e vado avanti!

martedì 7 febbraio 2017

Giorno 24 - L'allungamento prosegue e cambio posizione al dito

Ho notato negli ultimi due giorni che il dito sembra debba ancora recuperare diversi millimetri di lunghezza e che sia leggermente rivolto verso il basso. Contatto quindi via mail l'ortopedico, che mi risponde prontamente e mi conferma che l'allungamento dovrà proseguire fino alla lunghezza da lui indicatami tramite una foto modificata del mio piede, quindi per circa 16 giorni ancora. In più devo tenere sollevato il dito per mezzo di un cerotto a nastro fatto passare tra le dita. Nel frattempo passeggio e riesco a camminare anche per 5 chilometri. Non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui il dito avrà raggiunto la lunghezza ottimale!

Dito sollevato dal cerotto
Ecco come si presenta  il piede
con il cerotto che tiene sollevato il dit
o

Come si presenta il cerotto sulla pianta del piede
E come si presenta sulla pianta del piede

sabato 4 febbraio 2017

Giorno 19 - Dolori notturni e...progressi

Quando sono andata a dormire ho iniziato a provare una forte sensazione di calore e bruciore accompagnata da dolorose fitte. Il tutto è durato circa un'ora e mezza, poi i dolori sono diminuiti così come il bruciore e sono riuscita ad addormentarmi.
Per mia scelta non ho preso antidolorifici...speravo che il dolore scaturitosi all'improvviso sarebbe svanito con altrettanta rapidità, ma purtroppo così non è stato.

La mattina seguente non avevo più dolori, ma anzi ho avuto una piacevole sorpresa, riuscivo adesso a camminare meglio, ad appoggiare e piegare maggiormente l'avampiede senza sentire dolore! 
Nei giorni precedenti cominciavo ad avvertire la presenza dell'articolazione metatarso-falange del dito che si era posizionata più in avanti e camminando percepivo questa "nuova presenza" provocandomi una sensazione particolare che non so spiegare. E adesso questa sensazione si è affievolita.

Credo che durante la notte il piede stesse prendendo la nuova conformazione e che i tessuti si stessero adattando alla nuova forma del piede...ovviamente questa è solo una mia teoria!

Ora cammino più agevolmente con meno fastidi e il movimento del mio piede è più naturale evitando il sovraccarico del tallone e di conseguenza della caviglia. 

Sono felice di questo risultato e guardo avanti con rinnovato ottimismo in vista dello stop dell'allungamento che avverrà tra circa una settimana.

giovedì 2 febbraio 2017

Giorno 16 - Prima visita di controllo

Il dolore provato nei giorni precedenti è scomparso e sono ritornata a camminare, niente stampelle e riesco ad appoggiare di più l'avampiede, in questo modo sforzo di meno la caviglia e mi muovo più agevolmente.

Mi reco dal medico con le lastre appena fatte e mi conferma che c'è stato un buon allungamento e tutto procede bene e mi rassicura sul fatto che potrei sentire dolore e avere gonfiore ancora, ma che è normale e mi esorta a camminare di più.
Sono molto contenta!

Nella foto si nota molto bene ora quanto il IV dito si sia allungato!
Il mignolo è ancora più dritto difatti si nota come si sia ridotto in larghezza il piede a sinistra.

il dito cresce - riduzione larghezza piede
Il IV dito cresce e il mignolo è più dritto.
Si vede un riduzione in larghezza del piede


piede prima dell'intervento differenze
Da notare la differenza, il piede prima dell'operazione

Giorno 14 - Una settimana di allungamento

Dopo una settimana di allungamento in cui ho avuto dolori leggeri solo nelle prime ore del giorno continuo a camminare e cammino anche per 4 km. Il giorno successivo a questa passeggiata sento per la prima volta dall'operazione dolori abbastanza forti lungo la parte esterna del piede, lungo il mignolo e sotto il metatarso operato e a volte anche alla falange del IV dito.
Sopporto il dolore senza prendere antidolorifici muovendo le dita il dolore diminuisce, ma non riesco a camminare bene come i giorni precedenti e cerco di stare a riposo camminando in casa con l'aiuto di una stampella.

Giorno 12 - Si vedono già i primi risultati

Durante la medicazione noto che il piede sta già cambiando! Il mignolo sta prendendo una posizione più normale più dritta. Faccio passeggiate all'aperto appena il tempo lo permette.

piede con dito che comincia ad allungarsi
Si notano i primi progressi

Giorno 9 - L'allungamento comincia a farsi sentire

Purtroppo dopo un giorno di allungamento provo del dolore sotto la pianta del piede in corrispondenza del metatarso operato e del V dito.

Oltre a camminare è importantissimo muovere le dita il più possibile, per evitare che il IV dito si irrigidisca.
Io lo faccio quasi in continuazione...credo che svilupperò dei bei muscoli sulle dita! 😉


Giorno 8 - Inizio l'allungamento

Procuratami una brugola numero 3 inizio l'allungamento. Non sento assolutamente nulla in nessuno dei tre allungamenti. Continuo a camminare in casa.

Giorno 6 - Niente più stampelle!

Ho smesso di prendere l'antidolorifico e posso già camminare in casa senza stampelle!!
Non speravo che le avrei potuto abbandonare così presto! Sono molto contenta, perché se da una parte le stampelle evitino di farmi appoggiare del tutto il piede e non farmi sentire dei dolorini, non averle significa muoversi con molta più agilità.

Ovviamente la mia camminata non è quella di una persona normale, cammino molto lentamente appoggiando maggiormente il peso sul tallone del piede sinistro e poco o nulla sull'avampiede e quindi zoppico. Evito di caricare l'avampiede perché facendolo provo ancora dolore.

Giorno 5 - La medicazione

Dopo tre giorni dal cambio del bendaggio fatto dal medico pratico in autonomia la prima medicazione, che va cambiata ogni 3 o 4 giorni, anche più frequentemente in caso di sanguinamento importante, ma nel mio caso non c'è stato.

Prima di togliere il bendaggio sterilizzo mediante bollitura gli strumenti con cui maneggerò le garze, ovvero forbici e pinze. Utilizzando dei guanti in lattice sterili inizio a tagliare il vecchio bendaggio, rimuovo delicatamente le garze e noto che c'è stato un modesto sanguinamento. Pulisco la ferita e i ferri con una garza imbevuta di disinfettante e pratico il bendaggio come illustrato nel post del giorno 2.
La foto del piede è stata scattata prima di effettuare la pulizia e la disinfezione...all'epoca non avevo ancora deciso di scrivere un blog al riguardo sennò avrei pulito il piede prima di fotografarlo! Le macchie brunastre che si notano non sono dovute tutte al sangue, ma anche al disinfettante che macchia la pelle. Come si può notare il piede è poco gonfio.

Dalla foto si nota che il mignolo è leggermente meno storto.

Piede senza bendaggio con distensore
Il piede poco prima della medicazione


Pianta del piede

Dalla foto della pianta del piede si vede bene il solco dove il IV metatarso non arriva, solco che verrà colmato una volta conclusosi l'allungamento.

Giorno 4 - Un po' di dolore

Questo giorno ho provato un po' di dolore forse dovuto al fatto che il giorno prima ho camminato a lungo. Dolore che comunque è sparito con la tachipirina.

Giorno 3 - Cammino con una stampella

La prima notte a casa è trascorsa serenamente, ho continuato a prendere la tachipirina non perché provassi dolore, ma per precauzione, per non farmi sorprendere da eventuali dolori.

Nel pomeriggio comincio a camminare utilizzando già una sola stampella, non provo dolore se non minimo mentre cammino e cammino in casa lungo il corridoio per una mezz'ora.

In serata il piede si è un po' gonfiato, ma il medico mi aveva già avvertito che i gonfiori sono normali per tutto il periodo durante il quale avrò il distensore.
Cerco di diminuire il gonfiore con una borsa del ghiaccio.

La sera devo praticare una puntura di eparina sulla pancia. Dovrò farlo per circa 10 giorni.


Giorno 2 - Il giorno dopo l'intervento

La mattina successiva all'intervento mi sveglio faccio colazione e non sento alcun dolore al piede, solo un leggero fastidio, prendo comunque la tachipirina per prevenire eventuali dolori.
Verso le 12 il medico viene visitarmi e mi dice di venire in sala medicazioni per il cambio del bendaggio camminando usando le stampelle, in modo tale da cominciare fin da subito ad appoggiare il piede. Appoggio delicatamente e senza caricare tutto il peso sul piede appoggiando solo il tallone, sento un po' di dolore, ma sopportabile, il medico mi accompagna fino alla sala medicazioni dandomi suggerimenti sulla deambulazione.
Finalmente vedo il mio piede con il distensore! Il dottore mi toglie il bendaggio, il gonfiore è minimo e c'è stato del sanguinamento, ma è del tutto normale.

Mi viene spiegato come fare la medicazione, che consiste in:

  • disinfezione della cute da cui fuoriescono i ferri del distensore con un disinfettante per cute lesa;
  • una garza tagliata quasi del tutto a metà che va appoggiata sul piede in modo da avvolgere i ferri del distensore;
  • un'altra garza posizionata sopra;
  • un bendaggio fatto con cotone in rotolo;
  • un altro bendaggio fatto con una benda coesiva;
  • una retina che terrà fermo tutto il bendaggio;


piede con la medicazione
Ecco il piede con il bendaggio


A prima vista sembrerebbe una cosa complicata ma non lo è.

Il dottore inoltre mi spiega come verrà effettuato l'allungamento. E' un'operazione molto semplice con una chiave a brugola numero 3 , che dovrò inserire nell'apposito foro, devo praticare un quarto di giro ovvero 90 gradi. In questo modo si allontanano le porzioni del metatarso e si allunga di conseguenza l'osso. Questa operazione dovrà essere eseguita 3 volte al giorno a distanza di  8 ore precisamente alle ore 8 alle 16 e alle 24. Il medico pratica il primo allungamento, non sento alcun dolore né nessuna sensazione.
Ma potrò cominciare il processo di allungamento solo dopo una settimana dall'intervento.

Giorno 1 - Il giorno dell'intervento

Dopo due mesi dalla visita col chirurgo ortopedico che mi andrà ad operare finalmente arriva il giorno dell'intervento. Mi reco in clinica di prima mattina per gli esami pre-operatori di routine. L'operazione avverrà in anestesia locale e durerà circa un'ora.
Conclusi gli esami e la visita con l'anestesista attendo impaziente nella camera che mi è stata assegnata dove trascorrerò la notte successiva al'intervento.
Nel pomeriggio vengono a prendermi per portarmi in sala operatoria. Finalmente! Non vedevo l'ora!
Prima dell'intervento mi fanno come di routine una flebo di antibiotico come profilassi, sua mia richiesta mi danno un leggerissimo calmante e mi portano in sala operatoria dove il medico mi pratica l'anestesia che consiste in due punture praticate sul piede. 
Ovviamente rimango sveglia e vigile durante tutto l'intervento, non sento alcun dolore se non un gran fastidio al fondo schiena causato dal lettino operatorio che è duro!

Finita l'operazione il medico mi rassicura che l'intervento è andato bene. Mi riportano in camera, ceno e non avverto nessun tipo di dolore, dato che l'effetto dell'anestesia non è ancora terminato. L'infermiere viene a praticarmi la puntura di eparina (anticoagulante),  che si fa per precauzione e mi porta anche una compressa di tachipirina, che funge da antidolorifico. Il medico viene a controllarmi e mi spiega cosa ha fatto durante l'intervento.
Con l'aiuto delle stampelle riesco ad andare al bagno senza troppi problemi.
Un paio di ore dopo comincio a sentire fastidio al piede, l'anestesia sta svanendo e prendo la compressa di tachipirina.
Il dolore è minimo durante la notte, l'unica cosa che non mi ha permesso di riposare bene sono stati i rumori che si sentono solitamente in un ospedale.



Il mio dito corto

i miei piedi prima dell'operazione
I miei piedi
Ed ecco i miei piedi e il mio piede sinistro con il dito corto. Come avviene nella maggior parte dei casi ho una Brachimetatarsia al IV dito.
Si nota bene la differenza tra i due piedi e come il IV dito sia in posizione molto retratta e anche sollevata rispetto alle altre dita.
Inutile dire che con una malformazione simile il senso di disagio che si prova mostrarlo in pubblico sia piuttosto rilevante.
Questa condizione ha iniziato a rendersi visibile intorno ai 5 anni di età, ma all'epoca la differenza di lunghezza tra il IV dito e le altre dita era minima e il difetto poco visibile. Con la crescita la differenza è andata aumentando diventando poco piacevole alla vista.
Dalla foto nel piede sinistro si nota una tendenza al valgismo dell'alluce mentre il mignolo è andato a formarsi in direzione dello spazio lasciato dall'assenza del IV dito incurvandosi ulteriormente.
Ho sempre avuto un appoggio anomalo dei piedi, il peso sul piede sinistro viene scaricato maggiormente sulla parte esterna (sinistra), si nota difatti come sia leggermente più sporgente rispetto al piede destro, e per quanto riguarda quest'ultimo esso appoggia maggiormente nella parte interna. Scaricando di più il peso sulla parte esterna del piede sinistro durante la camminata, ho sempre lamentato un fastidio in quella parte del piede, sopportabile, ma ciò mi portava istintivamente ad adottare una postura scorretta durante la posizione eretta, cioè di appoggiare quasi tutto il peso sul piede destro per dare sollievo alla parte esterna del piede sinistro, portandomi ad assumere appunto una posizione storta.
Inoltre non potevo indossare scarpe aperte per motivi estetici e nemmeno scarpe dalla suola rigida poiché mi provocavano dolore alla parte esterna del piede sinistro.
Nonostante l'intervento di correzione della Brachimetatarsia sia prevalentemente di carattere estetico il dolore alla pianta del piede sinistro dovrebbe scomparire e dovrebbe correggersi un po' la postura.
Il mio piede sinistro col dito corto
Il mio piede sinistro prima dell'intervento
Da precisare che nonostante questi fastidi ho potuto fare ogni genere di sport, corsa, arti marziali ecc. senza particolari problemi.

Ho deciso di scrivere un blog riguardo alla mia esperienza, per poter informare le persone che sono affette da Brachimetatarsia che questa condizione è migliorabile fornendo più indicazioni possibili spero di poter rendermi utile a chi è interessato all'intervento. Come affermato anche dall'ortopedico che mi ha operata la Brachimetarsia non è poi così rara come si pensi!

Brachimetatarsia che cos'è

Chi è affetto da Brachimetatarsia ( o ipoplasia metatarsale) non avrà bisogno di spiegazioni, ma per chi non ne ha sentito mai parlare si tratta di una condizione in cui un dito o più dita del piede sono più corte delle altre. Ciò è dovuto ad un metatarso non completamente sviluppato nella sua lunghezza.

Cause
Questa condizione è causata da fatto che l'osso metatarsale smette di crescere prematuramente, ciò può essere causato da un difetto congenito o può essere una condizione acquisita post trauma.
La forma congenita più frequente coinvolge il IV metatarso e la Brachimetatarsia si presenta 25 volte più frequentemente nelle donne che negli uomini, in un rapporto di 1 a 1820 e di 1 a 4586 rispettivamente (fonte: Wikipedia).

Sintomi
Il piede affetto da Brachimetatarsia si presenta solitamente con il IV dito più corto rispetto agli altri, per il fatto che il metatarso corrispondente non si è sviluppato nella sua interezza, ciò causa una distribuzione del peso sul piede anomala, difatti nella zona plantare metatarsale si nota una specie di avvallamento, dove appunto l'articolazione metatarso - falange manca, poiché in posizione retratta.
Questa anomalia nella distribuzione del peso può causare dolori plantari, oltre ovviamente ad un aspetto del piede anormale, causando problemi estetici di notevole importanza. Chi è affetto da Brachimetatarsia è solito nascondere il piede in pubblico ed evita le attività dove il piede può rimanere scoperto visibile agli altri e di indossare scarpe aperte. Vi sono quindi conseguenze psicologiche non di poco conto.

Trattamento
La Brachimetatarsia viene trattata con un intervento di chirurgia mininasiva, la tecnica prevede l'applicazione di un distensore. L'intervento consiste nella frattura del metatarso e applicazione del distensore fissato ad entrambe le estremità dell'osso. Il funzionamento è molto semplice, l'apparecchio si fa allungare un tot al giorno in modo che allontani i due frammenti di metatarso fino a raggiungere la lunghezza ottimale, lo spazio formatosi andrà poi a colmarsi con la naturale rigenerazione ossea.